Sei regole per una zona giorno perfetta. Capitolo 8

hands painted

Ti risparmierò la noiosa lezione sulla differenza tra colori primari e secondari, caldi e freddi, rilassanti ed energizzanti e andrò dritto al punto…

Come coordinare i vari colori nella zona giorno?

Ci sono delle regole da rispettare?

Ci sono abbinamenti da evitare?

Se cerchi in questo articolo dei consigli pratici del tipo “il bianco va col nero” e “l’arancio sta male col rosso” ti consiglio di cambiare pagina perchè rimarrai deluso.

Se vuoi comprendere invece cosa fare per creare tu delle regole continua a leggere e non te ne pentirai.

Quattro constatazioni importanti:

  1. Ogni cosa ha un colore ed ogni ambiente, prima di essere arredato ha il suo colore.                                                                                                                                       Il colore può giungerti da un riflesso esterno, dal pavimento, dagli infissi e tu , prima di procedere con la scelta del colore devi captare quello evidente o nascosto che l’ambiente ti suggerisce.
  2. In ognuno di noi c’è un colore, quello del proprio carattere, dei propri capelli, della nostra pelle della nostra storia… il nostro colore preferito, quello che ci fa star bene e tu, prima di scegliere il colore dei tuoi arredi devi decriptare il colore che ti mette a tuo agio.
  3. Ogni periodo ha i suoi colori, quello di moda e tendenza, quello della crisi economica e della ripresa, quello dell’Italia che vince i mondiali e quello del terrore delle stragi di ogni sorta e tu, devi decidere se conformarti ai colori del momento o ignorarli seguendo solo te stesso.
  4. Le preferenze dei colori cambiano anche nelle stagioni, nelle culture, nelle latitudini e nelle consuetudini e tu devi decidere quale scegliere sapendo che ” Il Colore” è parte di te stesso ed il suo utilizzo deve passare attraverso le tue regole.

Vorrei farti un esempio che apparentemente non c’entra con l’argomento trattato ma ti prego di leggere attentamente.

Nel poco tempo libero a disposizione utilizzo il mio giardino come palestra gratuita personale e potare gli alberi, piantare e spiantare, raccogliere foglie secche e sfalciare il prato, oltre a divertirmi e tenermi in forma mi fa risparmiare sul costo del giardiniere, dell’aria condizionata in casa e di frutta e verdura che nasce copiosa.

C’è però una cosa che mi ha creato disagi e dispiaceri ed è il “prato inglese”.

Non solo l’erba del vicino è sempre più verde ma ho lottato per dieci anni contro infestanti, muschio, sole ed ombra, troppo secco o troppo umido, concimi ed impianti di irrigazione eccetera eccetera senza risultati apprezzabili fino a quando ho capito che il prato inglese non c’entra assolutamente nulla e che dovevo trovare un’altra soluzione.

Ho inventato quindi “Il prato Pugliese” che altro non è che un insieme di erbe naturali che il mio giardino mi donava senza sforzo e gratuitamente, resistenti alla siccità e al gelo.

Qual è l’insegnamento che mi ha dato il giardino?

  1. Non andare contro madre natura ci facilita la vita;
  2. Dare il giusto nome ad un insieme ne  legittima i singoli componenti( nel prato inglese la cicoria è un’infestante, in quello pugliese è la regina)
  3. Essere artefici delle proprie scelte oltre a farci star bene migliora la propria autostima ( la mia erba  pugliese è più naturale di quella del vicino).

Ecco alcune immagini estive…

giardino in estate giardino d'estate

ed alcune scattate domenica scorsa in pieno autunno…

ilo giardino in novembre giardino d'autunno

Quindi considerando l’estrema soggettività del colore io mi rifiuto di accettare qualsiasi regola scritta a priori (e di cavolate ne ho lette tante) e ti consiglio invece di:

cercare il tuo prato pugliese.

 Scopri quello che ti piace ad esempio guardando un quadro, osservando delle immagini di qualsiasi natura e cerca di “sentire” se alcuni colori messi insieme ti piacciono più di altri.

Dopo aver decriptato il tuo codice, cerca quell’insieme di colori nelle stoffe, nei legni, nei laccati e accostali tra di loro a casa tua posizionandoli tutti insieme su di un pavimento.

Il tuo insieme può avere un nome come caldo,freddo,nordico,mediterraneo,etnico,estivo,primaverile,appenninico,andino ma anche Brambilla,Esposito,Ferrari o Bianchi e Rossi.

Fidati di te stesso perchè ad un certo punto sentirai scoccare la scintilla e a quel punto devi solo avere il coraggio di agire.

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Spero che tu abbia guardato queste immagini con occhi diversi, concentrandoti sui colori o meglio sull’emozione che questi accostamenti ti hanno trasmesso.

Ho visto in 29 anni tanti accostamenti di colori e legni e purtroppo nella maggior parte dei casi si tende a farsi trasportare dalle mode le quali influenzano il gusto.

In questo momento ad esempio il colore sembra quasi scomparso e probabilmente l’effetto della crisi ci porta a non rischiare e a scegliere colori più o meno spenti.

L’unica furbata creativa è quella di cambiare il nome ai colori per renderli più attuali, per cui anziché sentire bianco, marrone, beige, avorio, sentiamo neve, fango, daino, canapa, juta eccetera.

Di fatto questo non ci salverà perchè anche questa è una moda e passerà come tutte le mode.

Ecco alla fine le risposte alle tre domande:

Come coordinare i vari colori nella zona giorno? Scegli il tuo insieme di colori, che siano due, quattro, venti o cinquanta non importa ma che ti facciano vibrare e che stiano bene nel tuo ambiente.

Ci sono delle regole da rispettare? Si… le tue regole.

Ci sono abbinamenti da evitare? Si… quelli che ti vengono consigliati da esperti che non ti ascoltano e non sanno capirti.

Michele De Biase

CAPITOLO 1   IL FULCRO

CAPITOLO2    IL MODULO

CAPITOLO3    I COMPONENTI

CAPITOLO4    COME SI PROGETTA UNA PARETE ATTREZZATA

CAPITOLO5     IL DIVANO

CAPITOLO6     LO STILE

CAPITOLO 7     LA COORDINAZIONE – LE FORME

Michele De Biase presentazione

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Michele De Biase

Ho 59 anni e di questi 34 li ho dedicati ad arredare case. Da un po’ di anni scrivo su questo blog cercando di tradurre in parole  tutto quello che ho appreso con la mia esperienza sforzandomi di rendere semplici e comprensibili concetti in realtà molto complessi. Ho scritto anche un libro che sarà pubblicato non appena il mio perfezionismo me lo consentirà.

Questo articolo ha 5 commenti

  1. Daniela de Biase

    W il prato pugliese a dispetto di ogni sacrosanta regola cromatica! Vale anche per le nostre vite.
    Voglio aggiungere una non-regola (una prova del 9) a quelle del mio simpatico omonimo De Biase: il segreto è che se si riesce a seguire tutti i punti descritti, alla fine la realizzazione sarà bella, funzionale, armoniosa cromaticamente e soddisferà a pieno i nostri sensi, unico vero obbiettivo del benessere Ambientale.

  2. Michele De Biase

    Grazie Daniela, hai colto il senso del mio articolo e non è poco!

  3. Anonimo

    …alla ricerca del mio stile…un po’ confusa vorrei per ne tutti i colori del mondo.
    .una cristalli era dove mettere i miei ricordi…un divano dove riposare quando mi sento alienata…un tavolo puzzle dove disegnare le mie idee…il mio rifugio eccolo

  4. Michele De Biase

    C’è qualcuno che dice “volere è potere” per cui…

  5. Elivet

    Chiedo aiuto ho una libreria classica in noce che occupa un intera parete di una sala comunicante (previa porta vetro)con il soggiorno con un camino futurista con vela e marmo di Carrara.Che pavimento scelgo??????????Ho animali vari e vivo al piano terra con giardino quindi resistente di certo,tipo il gress ma che stile?Grazie in anticipo

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