Sei regole per una zona giorno perfetta. Capitolo 2

michele

Prima di esporre il secondo capitolo di “Sei regole per una zona giorno perfetta” vorrei ringraziare i 1500 appassionati che hanno letto il primo articolo subito dopo la pubblicazione.

Grazie anche a tutti voi che avete manifestato il vostro gradimento con commenti pubblici e ringraziamenti in privato.

E’ per me un successo senza precedenti e non posso che essere oltremodo soddisfatto e sperare di non deludere le vostre aspettative per il futuro.

 

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 Consiglio a coloro che non hanno letto la prima parte di  cliccare qui prima di andare avanti.

L’argomento del secondo capitolo riguarda il “Modulo”.

Il Modulo è una semplificazione geometrica dello spazio e serve fondamentalmente a mettere d’accordo l’emisfero destro ed il sinistro del nostro cervello, la parte logica e matematica con la parte intuitiva e creativa.

La parte logica e razionale non è in grado di percepire i mobili e gli accessori come “forme” e tantomeno è in grado di leggere lo spazio circostante.

Mi capita spesso di dovere discutere animatamente con  clienti che sopravvalutano lo spazio a disposizione perché non sono in grado di percepire gli arredi nella loro forma complessiva, dimenticando ad esempio che esiste la profondità, perché per molti il mondo è in 2d.

Per leggere quindi in modo corretto lo spazio ricorreremo al “Modulo” e vedrai che tutto diventa più semplice.

Incominciamo con il più classico dei moduli per la zona giorno, quello che prevede un divano tre posti, un due posti ed una parete attrezzata.

modulo 1

Un Modulo 4×4 ti consente l’inserimento agevole di tutti gli elementi rispettando le distanze minime.

Vediamo cosa succede se riduciamo le dimensioni dell’ambiente.

modulo2

Con 350×350 hai un modulo leggermente ridotto rispetto allo standard per cui devi rinunciare al due posti ed insere una poltrona o

modulo 3

inserire un divano più grande o al massimo uno con chaise longue.

Oppure ridurre la parete attrezzata.

 

modulo3

E con dimensioni maggiori?

modulo 5

Un modulo 5×5 ti consente di inserire qualcosa in più e di riproporzionare tutti gli elementi ma non è da considerare un doppio modulo… mi schpieco:

molti miei clienti vogliono inserire in spazi come questo anche tavolo e sedie o magari una scrivania e chissà cos’altro ma per fare questo è necessario avere due moduli e qui abbiamo solo un modulo di 25 metri quadri che pur essendo più grande dello standard non può essere suddiviso correttamente in due ambienti.

Con gli stessi metri quadri di forma rettangolare invece  possiamo agevolmente operare una divisione in due ambienti.

modulo6

Il modulo quindi è la tessera di un mosaico e va inserita in uno spazio ben definito senza occupare lo spazio dedicato ad altre tessere.

In questo esempio vediamo la suddivisione di un open space di 50 mq in quattro moduli 350×350.

modulo 7

La dimensione quindi di un modulo standard è di circa 3,5×3,5 o 4×4 e quanto più ci avviciniamo a queste dimensioni tanto più corretta sarà la soluzione.

Ritorniamo al quesito del precedente articolo.

modulo 8

Il modulo salotto ed il modulo camino sono insufficienti e non avendo rispettato le dimensioni minime standard si potrebbe avere un senso di sovraffollamento che si può risolvere inserendo elementi più piccoli dello standard.

Nel disegno puoi notare il rettangolo che misura 617×106 ed è un “corridoio” che devi più o meno prevedere quando fai una suddivisione in moduli.

Ho scarabocchiato a caso un ipotetico ambiente e ti giuro che non so che dimensioni abbia e come arredarlo.Ci provo e vediamo cosa vien fuori.

modulo 9

 

Sperando che tu non sia abbastanza sfigato da avere un soggiorno tanto disastroso ti mostro una possibile suddivisione:

modulo10

In soli cinque minuti ho tracciato i moduli ed ho creato un’ipotesi.

Ci sono tre moduli standard che ho potuto arredare con facilità e due porzioni di modulo che ho dedicato all’ingresso e ad una zona guardaroba che potrebbe anche essere una libreria o tutto quello che può servirti.

I moduli possono anche suggerirti differenti livelli di un eventuale controsoffitto.

Mi rendo conto che questo capitolo è piuttosto tecnico ma come diceva una mia vicina di casa in  dialetto alberobellese misto all’italiano:

Se vuoi di godere devi di patire“…

Se vuoi quindi arredare per bene la tua casa e conoscere i miei piccoli segreti  devi dedicarmi almeno 10 minuti della tua attenzione, sapendo che io li ho appresi in trent’anni di passione ed esperienza.

Michele De Biase

Vai al capitolo 3

Michele De Biase presentazione

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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Michele De Biase

Ho 59 anni e di questi 34 li ho dedicati ad arredare case. Da un po’ di anni scrivo su questo blog cercando di tradurre in parole  tutto quello che ho appreso con la mia esperienza sforzandomi di rendere semplici e comprensibili concetti in realtà molto complessi. Ho scritto anche un libro che sarà pubblicato non appena il mio perfezionismo me lo consentirà.

Questo articolo ha 18 commenti

  1. cartongesso prezzi

    ciao michele io ho dedicato dieci minuti e ho letto l’articolo mi è piaciuto molto !!ottimo direi che dire l’esperienza fa tutto nella vita!Nel caso avessi bisogno di cartongesso prezzi sai a chi rivolgerti .buonaserata

  2. Andrea

    Ciao
    Grazie articoli molto interessanti..
    Un paio di domande :
    – a ogni porta o porta finestra va fatto corrispondere un corridoio parallelo o perpendicolare alla porta stessa (spazio quindi non occupabile dai moduli)?
    – il pouf può essere può essere considerato un jolly
    posizionabile un p ò ovunque al interno del modulo (attaccato al divano effetto chaise longue o staccato come tavolo o seduta aggiuntiva)?

  3. Michele De Biase

    Ciao Andrea,
    il modulo non va interpretato come una “gabbia” ma come una guida.
    Serve in pratica a facilitare il compito della suddivisione e creare ordine.
    Porte e finestre quindi suggeriranno in base alla loro importanza se rientrare in un modulo o esigerne uno per se.
    Il pouf è un elemento di arredo e va interpretato come tutti gli altri arredi, in base alla funzione, alle dimensioni e al colore.

  4. Antonietta

    Salve, ho letto velocemente qualche articolo e mi è piaciuto davvero tanto, volevo chiederle un parere in merito ad una camera che è lunga 340 cm, larga 315 cm e alta 350 cm, servirebbe un piccolo spazio per me (una libreria e una scrivania) avrei in mente di realizzare una sorta di soppalco per metterci un divano letto e nella parte sottostante una cabina armadio, però credo che il tutto occupi troppo spazio. Lei mi può dare gentilmente un parere, grazie mille 🙂

  5. Michele De Biase

    Buonasera Antonietta, per darle un parere mi serve qualche dettaglio in più, come ad esempio la posizione della porta e della finestra. In ogni caso 350 cm di altezza sono insufficienti per creare un soppalco. Con un buon progetto però è possibile ottenere quello che le serve anche senza soppalco.

  6. Stefania

    Buonasera,
    Grazie per l’articolo. Vorrei chiederle gentilmente un parere.
    Ho un soggiorno open space lungo circa 10 metri e diviso idealmente partendo dall’ingresso cucina, sala da pranzo e salotto. Le prime sue parti sono larghe tra 4/5 metri circa (non pareti continue). Mentre la terza (il salotto) si restringe a 3,4 metri.
    Tra la sala da pranzo e il salotto si apre la porta sulla zona notte (questo per dire che il salotto è un’area non di passaggio ma di seduta). Il salotto confina con una cameretta piccola (più propriamente uno studio). Sto valutando di allargare la cameretta di circa 30/40 cm in modo da ingrandirla. Questo a discapito del salotto che diventa quindi 3×3 anziché 3,4×3 (divano sul lato di 3 metri che confina con la camera e poi di fronte la tv).

    Cosa ne pensa? L’ambiente rischia di essere soffocato? Spero di essere stata chiara, senza pianta mi rendo conto che è difficile.

    Grazie
    Un saluto
    Stefania

  7. Michele De Biase

    Ciao Stefania, credo che 30 centimetri non pregiudichino il salotto. Naturalmente è fondamentale, prima di fare qualsiasi intervento, fare un disegno e un progetto completo per capire se questo cambiamento dia vantaggi per i quali ” l’impresa vale la spesa”. Grazie per il commento

  8. Brigit Garofalo

    Buongiorno, ho letto il suo articolo e mi è piaciuto tantissimo. Però rimane la mia confusione, io ho una sala di 4 mt di larghezza e 6 mt di lunghezza con un camino nella parete più lunga. Riesco a farci stare cucina e sala? O verrebbe tutto troppo sacrificato?

  9. Michele De Biase

    Salve Brigit, un ambiente grande 6×4 è composto da un modulo 4×4 e uno 2×4, quindi non sono due moduli ma uno e mezzo, quindi a qualcosa dovrà rinunciare. In ogni caso, una valutazione corretta la si può dare solo dopo aver valutato attentamente la pianta e molti altri elementi importanti, come porte, finestre e zone di passaggio. Grazie per il commento

  10. Pietro

    Salve Di Biase, davvero complimenti per l’articolo.
    solo alle prese con la divisione del mio open space (attacchi cucina legati solo alla vicinanza cavedio 60×60, in basso a sinistra in immagine). “Purtroppo” l’ambiente ha forma pressochè quadrata (6,3×6,4) e ha molti infissi.
    Parete interamente finestata (2,90xH2,70) alle spalle del tavolo, finestra 2,2xH1,1 di spalle lavandino e balcone che da sul terrazzo.
    Questa è la migliore soluzione che mi viene.
    Mia moglie mi richiede colonna forno e colonna dispensa, ho già un frigo nuovo libera installazione 70×70. Tavolo, sedie, divano e parete attrezzata in immagine sono già in mio possesso. Devo solo comprare la cucina.

    Lei, con molta sincerità, cosa mi consiglia?
    (per una eventuale cucina lineare, mia moglie vorrebbe profondità 70/75cm).

    In questa mia divisione ho sacrificato zona living a favore della cucina e pranzo. Ammetto che la parete finestrata, pur essendo il mio ultimo piano, non è che abbia tutta questa bellissima veduta (da sul condominio di fianco).

    La ringrazio in anticipo,
    Pietro

    Allegato

  11. Pietro

    Aggiungo che farei attacchi tv, in modo da poter invertire tavolo e divano (che magari in futuro potrebbe essere angolare, ma non enorme). L’isola non necessariamente con snack e potrei anche valutare penisola o lineare. Le dimensioni tavolo sono 2×1, divano 2×0,9. In immagine Isola 2,1×0,9. Parte lineare cucina è da 62. Spazio tra isola e lineare 90cm.

  12. Pietro

    questa è un’altra alternativa dove ho contenuto la penisola in circa 2 metri (come balcone) e colonne in 2,55m.

    Allegato

  13. Pietro

    ricarico la prima immagine, per la mia soluzione preferita. Mi sembra che al primo invio non si veda bene

    Allegato

  14. Pietro

    riprovo

    Allegato

  15. Michele De Biase

    Salve Pietro, dalle immagini si capisce ben poco. La sensazione che ho è che ci sia una certa promiscuità tra i vari elementi in tutte e due le soluzioni. D’altronde lei ha il problema della stanza quadrata che è difficile da arredare. Servirebbe un approfondimento.

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