Al momento stai visualizzando Sei regole per una zona giorno perfetta.Capitolo 1

Sei regole per una zona giorno perfetta.Capitolo 1

Come arredare la zona giorno?

Vi sono delle regole da seguire per non sbagliare?

Qual è il primo passo da affrontare di fronte ad un foglio con su abbozzata la pianta di un soggiorno regolare e tanto monotono da non offrire un minimo spunto per partire?

A queste e ad altre domande risponderò con questo articolo che per ovvie ragioni dividerò in varie parti.

La zona giorno è la parte della casa più difficile da arredare (correttamente) perché le variabili sono molteplici e non è sufficiente la conoscenza tecnica(come per cucine e camerette) ma servono anche doti impalpabili e difficilmente acquisibili come il “buon gusto”, il “senso delle proporzioni” e la “visione d’insieme”.

Le difficoltà sono quindi molteplici ma ho la grande ambizione di fare di te un esperto per cui mettiti comodo e preparati ad affrontare l’argomento più complesso dell’arredamento di interni:

Prima di entrare nel vivo dell’argomento è necessario che tu conosca alcune regole basilari che trovi in questo articolo (clicca qui) del quale  ho fatto una sintesi che puoi saltare se già  conosci.

SEI REGOLE PER UNA ZONA GIORNO PERFETTA

La luce.

L’elemento più importante è la luce.

Un ambiente mediocre ben illuminato è più bello di uno curato nei dettagli ma scarsamente illuminato.

Cattura la luce naturale dove e quando è possibile con ampie finestre, pareti divisorie in vetro, fori nel soffitto, oblò nei corridoi e tutto quello che ti viene in mente.

Per la luce artificiale preferisci tante piccole fonti di luce ad un enorme lampadario al centro della stanza.

Prevedi la luce diretta sui piani di lavoro, sui tavoli, nei posti di lettura o per evidenziare dettagli interessanti come quadri, mobili o particolari strutture architettoniche.

Una buona illuminazione oltre a migliorare l’umore e migliorare la vista, crea effetti magici e rende tutto più interessante.

LA PROSPETTIVA. Vi sono dei punti  in una casa dai quali è necessario avere una visuale perfetta .E’ il punto preciso in cui si entra in casa o in una stanza qualsiasi, il primo metro quadro.

Non serve entrare e dover cercare il giusto punto di osservazione allontanandosi, piegandosi o salendo su una sedia.

Evita quindi di posizionare all’ ingresso barriere visive e crea profondità facendo in modo che le cose più interessanti da vedere si vedano subito.

Una buona prospettiva quindi migliora la lettura e potenzia gli effetti desiderati.

LA COERENZA.Per la tua casa devi prefissarti un concetto e seguirlo  costantemente nelle scelte cercando di discostarti il meno possibile.

Puoi scegliere come concetto base “una casa accogliente” o “ linee minimali” o “una rassicurante tradizione” o ancora “l’oriente”,”il colore”,”l’originale”,”il rustico”,”il nordico”,”l’estate”,”l’autunno” e chi più ne ha più ne metta ma non mescolare senza criterio i vari concetti e assicurati che la scelta sia coerente con la struttura fisica che già hai.

Se ad esempio la tua casa ha le porte in ciliegio o gli infissi in mogano e il pavimento in finto granito avrai difficoltà a creare le atmosfere dello stile nordico o la perfezione del minimal.

Limita al massimo gli errori andando sul sicuro, scegliendo il tuo concetto e seguendolo con coerenza.

LA PERSONALITA’.Ogni persona è unica ed unica sarà la tua casa se rispecchia il tuo mondo interiore.

Questo  ti consentirà di vivere in armonia nel tuo porto sicuro ma anche di dare alla tua casa un’impronta unica che rispecchia appunto la tua personalità.

Evita quindi di seguire gli stereotipi e non imitare gli arredamenti visti sulle riviste, in casa di conoscenti o nei negozi di arredamento.

LO SPAZIO.Immagina di partire per una vacanza e di dover riempire la tua valigia.

Devi:

  • eliminare il superfluo,
  • rinunciare a qualcosa che avresti portato con te volentieri,
  •  disporre con molta cura abiti ed oggetti per evitare sprechi di spazio,
  •  evitare di riempirla al massimo per poterla chiudere agevolmente, per limitarne il peso e perché ti servirà dello spazio per riporre al ritorno i tuoi nuovi acquisti e i ricordi della tua memorabile vacanza.

Nell’arredare la tua casa devi comportarti nello stesso modo e non scambiare, come fanno in tanti, la tua ventiquattrore con la borsa di Mary Poppins.

Valuta i volumi reali di quello che inserisci preoccupandoti di lasciare dello spazio vitale per muoverti.

Prima di avventurarti in facili acquisti valuta quindi lo spazio di cui disponi e parti dal presupposto che certamente stai sopravvalutando quello a tua disposizione.

LA FUNZIONALITA’.Quello che è funzionale ha il potere di influenzare il gusto estetico e diventa bello anche quello che prima ci sembrava orribile e viceversa.

 

Se scegliamo ad esempio con molta cura un divano valutandone solo gli aspetti estetici e poi con l’uso ci risulta scomodo , finiremo per odiare quel divano e nelle scelte successive, i divani con caratteristiche analoghe li scarteremo perché ci risulteranno brutti oltre che scomodi.

La stessa cosa vale per materiali nobili ma poco resistenti, per mobili essenziali ma poco capienti e per prodotti che hanno deluso le nostre aspettative perché valide per una funzione ma non adeguate per le nostre specifiche esigenze.

Naturalmente bisogna considerare anche la soggettività nella valutazione del “funzionale”.

Quello che è funzionale per alcuni potrebbe non esserlo per altri.

Prima di acquistare un mobile chiediti quindi a cosa ti serve e accertati che quello che stai scegliendo ti soddisfi pienamente sotto l’aspetto funzionale.

 MODA E TENDENZA. Nell’abbigliamento si segue la moda che cambia continuamente e il nostro guardaroba va rivisto periodicamente.

Anche l’arredamento è soggetto a mode e tendenze ma non possiamo certamente cambiare i nostri arredi con la stessa facilità.

Il rischio di seguire la moda è purtroppo quello di vedere il proprio arredamento un po’ vecchio dopo poco tempo.

Cosa fare quindi?

Bisogna seguire le tendenze, che a differenza della moda sono più durature.

Le tendenze sono meno esplosive, sono discrete, non vengono sfruttate dalle aziende in modo massiccio perché in apparenza non danno risultati immediati ma a lungo tempo finiscono per diventare dei classici.

L’arredamento caldo con essenze tipo il noce nazionale e colori morbidi, il letto tessile, la cucina con gola,il bianco,il divano in lino sono alcuni esempi di tendenze apparse discretamente sul mercato  negli anni passati ma ancora attuali.

Se vuoi quindi evitare di acquistare mobili che prima o poi ti sembreranno superati , lascia stare le mode e rispetta il capitolo della “Personalità”, ricercando nelle “Tendenze” quello che ti soddisfa pienamente.

LA STRAORDINARIETA’.

Lo straordinario è quello che non ti aspetti e se vuoi una casa memorabile dovi osare e non temere.

Pensa alla “casa sulla cascata” di Wright . E’ certamente un capolavoro architettonico di integrazione della tecnica e della natura , ma di certo quello che stupisce è la cascata senza la quale non sarebbe certo passato alla storia.

Solo ad un sognatore folle poteva venire in mente un’opera del genere ed un pizzico di follia è l’ingrediente indispensabile, ingrediente che spesso ci manca.

Se vuoi quindi rendere la tua casa” straordinaria”, sogna e pensa a qualcosa di diverso con un po’ di follia e poi trova il coraggio di realizzarlo.

LA VITALITA’.Esistono le case intese come “focolare” e quelle che si ispirano ai musei.

Ci sono  case in cui entro volentieri ed altre da cui voglio scappare.

A te piace la “casa casa” o la “casa museo”?

Ti piacciono le librerie piene di libri vecchi e nuovi e grandi e piccoli, con tutte le copertine colorate e  rotte o  le librerie con i libri tutti dello stesso colore o con libri finti ?

Ti piace assistere ad uno concerto dal vivo o preferisci il play back?

Io non ho dubbi e spero che tu sia del mio stesso parere.

Se hai bambini non tarpargli le ali , se hai amici non metteterli a disagio.

Se vuoi arredare per bene la tua casa non  tralasciare il concetto di vitalità perché ne è parte integrante e quindi imprescindibile.

 LA POESIA.Immagina di dare ad un bambino  un sacchetto con dentro le parole di una grande poesia d’autore e di fargliele disporre a suo piacere ma ordinatamente su di un tavolo.

Quante possibilità ha il piccolino di ricomporre perfettamente la poesia originale?

Il risultato sarà presumibilmente disastroso anche se le stesse parole formano nel giusto ordine una grande poesia.

La poesia suscita emozioni perché l’autore sa come rendere il contenuto vibrante ed evocativo scegliendo ed accostando le parole in modo profondamente personale.

E’ necessario quindi pensare i singoli mobili come fossero parole, i colori come fossero aggettivi, lo spazio la punteggiatura e l’ambiente intero una poesia che esprime un  profondo sentimento.

Puoi esprimerti in prosa o in poesia nella tua casa ma evitata di estrarre le parole dal sacchetto come il nostro piccolo amico e disporle tanto per colmare degli spazi.

Arredare è un’ arte e sta a te decidere se parlare o bestemmiare, cantare o stonare, sussurrare o urlare , stare  bene nella tua casa o starci male.

Dopo questa ampia sintesi possiamo affrontare gli argomenti specifici della zona giorno:

IL FULCRO

IL MODULO

I COMPONENTI

LO STILE

LA COORDINAZIONE

LA CATEGORIA

IL FULCRO. Nel soggiorno c’è un punto specifico che come un magnete attrae gli elementi che gravitano intorno. E’ una “prima donna” e va considerato e riverito.

Questo centro di attrazione può essere un caminetto o la tv oppure una vetrata con veduta mozzafiato o ancora un impianto stereo o qualsiasi cosa che abbia per il padrone di casa una particolare importanza.

Il fulcro è il punto di partenza ed il resto in qualche modo gli ruota intorno.

soggiorno

In questo caso, come puoi notare il fulcro è rappresentato dal camino e le sedute sono orientate di conseguenza.

Nello stesso ambiente ho ipotizzato che il padrone di casa preferisca come fulcro la zona tv.

soggiorno 2

Il camino è decentrato rispetto alle sedute e la vetrata è anche parzialmente occupata.

Sicuramente la prima soluzione è più armoniosa ma essendo subentrato come fulcro un nuovo elemento è stato necessario riorganizzare l’ambiente.

Se invece il fulcro è rappresentato dal panorama visibile dalla vetrata, magari perché questa casa è posizionata su una scogliera a picco sul mare, ecco che le sedute si orientano verso la “vista mare”, scompare il camino e la tv che ha perso il ruolo di prima donna si inchina al protagonista e si adegua spostandosi lateralmente.

soggiorno3

Quindi se abbiamo più fulcri ci conviene scegliere quello per noi più importante a meno che non siano possibili le seguenti alternative:

  1. far coincidere più fulcri;
  2. disporre di spazio a sufficienza per suddividere l’ambiente in più “moduli”.

FAR COINCIDERE PIU’ FULCRI

soggiorno 4

Qui coincidono tv e camino ma è possibile una disposizione tale da consentire di godere anche della veduta. 
soggiorno5

Anche qui coincidono camino e tv. Naturalmente è necessario disegnare una parete in cui i due elementi sono armoniosamente integrati.

soggiorno6

In questa in alto vi è la new entry del camino ad angolo del quale molte persone vanno matte.

DISPORRE DI SPAZIO A SUFFICIENZA  PER SUDDIVIDERE L’AMBIENTE IN PIU’ MODULI.

SOGGIORNO7

Come puoi vedere nell’esempio precedente c’è stato un tentativo di suddividere questo ambiente in più moduli.

Cosa sono i moduli?

Questo del “modulo” è argomento del prossimo capitolo per cui penso che per oggi possa bastare e ti do appuntamento alla prossima puntata nella quale valuteremo se il tentativo della suddivisione è da considerare valido.

Tu cosa ne pensi?

Michele De Biase

Vai al capitolo 2

Facebooktwitterredditpinterestlinkedinmail

Michele De Biase

Ho 59 anni e di questi 34 li ho dedicati ad arredare case. Da un po’ di anni scrivo su questo blog cercando di tradurre in parole  tutto quello che ho appreso con la mia esperienza sforzandomi di rendere semplici e comprensibili concetti in realtà molto complessi. Ho scritto anche un libro che sarà pubblicato non appena il mio perfezionismo me lo consentirà.

Questo articolo ha 7 commenti

  1. Maria Stella Nicastro

    Penso che é molto coerente e interessante, e che manca la parte sul modulo; ecc., che avrei voluto leggere di seguito. Questo perché sono molto appassionata dell’argomento, perché sto progettando (più o meno) casa e perché mi piace leggere idee, pensieri e non solo indicazioni tecniche che guidano l’attività di arredare. Complimenti!! Per ora mi accontenterò

  2. Michele De Biase

    Ciao Maria Stella, grazie per il tuo commento.
    A breve pubblicherò la seconda parte che vedrai ti piacerà molto.

  3. carla

    Bella l’idea dei moduli, Michele… se non si ha il problema dello spazio….
    Ci suggerisci di “Evitare di posizionare all’ ingresso barriere visive “… ma come si fa a conservare un po’ di privacy se ho il tavolo da pranzo vicino all’ingresso (ad 1 m, vicino al muro, con cassapanca)? quante volte la sera, appena tornati dal lavoro, ci si mette a tavola e… suona il campanello!!!! E’ il vicino o l’amministratore del condominio che mentre ti parla, invece che guardarti negli occhi guarda cosa c’è nel piatto!!!!
    Non ho letto tutto il tuo blog… magari hai già scritto qualcosa su separè e divisori “moderni”….
    Ho già chiesto consiglio ad un arredatore. Mi ha proposta una libreria tra il tavolo-cassapanca e la porta…. ma visti gli spazi cosi piccoli, mi sembra una soluzione “sproporzionata”. Ti ringrazio se mi rispondi…. Ciao

  4. Michele De Biase

    Ciao Carla, grazie intanto del commento.
    Il primo metro quadro senza barriere visive nel tuo caso è quello successivo all’eventuale filtro che vai a creare. E’ come se rimandi il momento dell’ingresso in casa avendo previsto un disimpegno e la regola non cambia.
    Il disimpegno può essere creato in vari modi ma è necessario valutare la migliore soluzione sulla base delle reali dimensioni.
    Io preferisco i disimpegni strutturali a quelli realizzati con mobili ma anche in questo caso nulla può essere definito senza una corretta analisi dell’ambiente.
    Infine chiediti quante volte davvero nell’arco dell’anno si verifica che l’amministratore del condominio venga a casa tua mentre stai pranzando e probabilmente a conti fatti ti dispiacerà rinunciare ad uno spazio vitale per tutti gli altri giorni.
    In ogni caso mi hai dato una bella idea per un articolo. Grazie ancora e continua a seguirmi.

  5. carla

    Grazie per la tua risposta…. si certo, l’amministratore non suona tutti i giorni, per fortuna. Ma quando mi siedo a tavola, la sera, voglio sentirmi in un angoletto mio, protetto, intimo…. senza la preoccupazione di portare via subito il piatto perchè “magari suona qualcuno” !!!!
    Nel tuo blog ci sono tante belle immagini, come nel capitolo 3 che hai appena scritto. Per caso hai già scritto su separè per schermare l’ingresso…
    Tanto per capirci, io non vorrei il vecchio pannello “grigliato” sopra il muretto che aveva mia nonna… ma non ho nemmeno lo spazio per una libreria da terra fino al soffitto, che già ho scartato….
    Ciao.

  6. Ginny

    Michele De Biase, leggerti è piacevolissimo! Complimenti per i tuoi articoli, e per come riesci a rendere chiaro, comprensibile e immediato ogni argomento. Sei una guida affidabile e sicura per chi si accinge a ristrutturare. Anche se ci si rivolge a un architetto è bene conoscere gli argomenti a fondo per poter interloquire con lui e partecipare attivamente alla creazione della nostra casa. Mi abbono al tuo blog. Grazie per la condivisione delle tue conoscenze. Ginny

  7. Michele De Biase

    Grazie Ginny,
    piacevolissimo per me leggere i tuoi complimenti.

Lascia un commento

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.